Al Carrista Giovanni Cracco è intitolata la scuola primaria di Novale, all’interno della quale si trova una lapide con la Motivazione della medaglia d’oro al V. M. “alla memoria”. La lapide marmorea è situata nell’ampia entrata della scuola e porta incisa la motivazione della M.O.V.M. al Caporale Carrista Giovanni Cracco, cui il plesso è intitolato. L’imponente lapide è dono dell’Associazione Reduci d’Africa. Riporta la motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa all’Eroe. Nella ricorrenza dell’11 aprile, la Sez. A.N.C.I. di Valdagno organizza una solenne cerimonia alla presenza delle autorità civili e militari.
Motivazione della M.O.V.M.
Porgitore di un carro M/41, in parecchi scontri col nemico dimostrava sereno e cosciente sprezzo del pericolo, coadiuvando efficacemente il proprio capocarro. Durante un combattimento contro preponderanti forze corazzate avversarie, non esitava, per controllare ed aggiustare il tiro, a rimanere quasi costantemente con la testa fuori dello sportello di torretta. Colpito il carro una prima volta da una granata che uccideva il pilota e feriva lui stesso gravemente alle gambe, pur con la carne martoriata dal dolore, trovava la forza di respingere ogni cura del proprio capocarro e di caricare ancora per tre volte il pezzo. Colpito una seconda, terza e quarta volta alla testa, al petto e alle braccia, cercava di compiere un ultimo caricamento e si abbatteva, infine, stringendo ancora in mano le granate e rivolgendo le ultime sue parole al capocarro: “Forza, signor Tenente”. Magnifico esempio di altissime virtù militari, di sublime senso del dovere.
Bordy* (Tunisia), 11 aprile 1943
*Su molti documenti, compresa la declaratoria della massima onorificenza, è riportata la dicitura Bordy al posto del più corretto El Borj, dove l’11 aprile 1943 l’equipaggio del carro M14/41 RE 3635 . del 31° Reggimento Carri, della Divisione Centauro combatté strenuamente, in grande svantaggio per uomini e mezzi, rispetto al nemico. Perirono con il Servente Giovanni CRACCO, il Pilota, Carrista Nicodemo MALAVOLTA, M.A.V.M. e il Mitragliere Marconista, Carrista Mario BERTONE, M.A.V.M.
Il Capocarro: S. Ten. Carlo BASTINI, M.B.V.M., unico superstite, fino all’ultimo cercò di salvare i suoi uomini, riuscendo ad estrarre dal carro in fiamme, ancora vivo, Mario Bertone che, purtroppo, morì poco dopo per la gravità delle sue condizioni.