Ente Competente: Sezione Carristi di Firenze
Definizione del bene: riproduzione carro armato storico M13/40
Luogo: Caserma Predieri di Firenze.
Data: 27 settembre 1975 in occasione VII RADUNO NAZIONALE a Firenze
Materia e tecnica: in muratura e ferro saldato.
Descrizione del bene: In torretta, oltre ad una mitragliatrice d’epoca, il busto del ” Carrista del Deserto” e nel frontale anteriore il busto del Carrista moderno con la scritta 19°battaglione Corazzato M.O. Tumiati, entrambi donati dal Capitano Carrista in guerra Perolari, titolare della Ditta tessile “Perofil”di Bergamo.I cingoli sono quelli di una cingoletta; in apposita urna, sotto il cannone, è contenuta la sabbia del deserto ed ai piedi del Monumento la Lapide con la scritta di seguito riportata.
Trascrizione: Lapide :
“La’ dove soffia il Ghibli e brucia il sole,
son rimaste impresse per diritto
le eterne incancellabili parole
che Tu CARRISTA con il sangue hai scritto
ITALIA e ONORE”
La presente Lapide, sostituita da una più grande è stata da me regalata, come Comandante di Battaglione, ai Volontari Universitari Carristi per metterla nel loro Monumento a Poggibonsi (SI).
Notizie Storico-critiche: il Monumento è stato da me voluto ,quando ero Comandante del 19° e nella sua costruzione sono stato coadiuvato dal Carrista Dottor Renzo GORI di Pisa, bancario e valido disegnatore tecnico, dal Carrista Paolo Lippi di Siena, studente di Architettura e per hobby ottimo saldatore e dal Carrista Ciro di Vincenzo di Napoli, perfetto muratore e verniciatore. Seguendo le mie indicazioni ed utilizzando materiale di recupero, hanno costruito e verniciato con la mimetizzazione africana, il Monumento.
La benedizione del Monumento venne fatta da Monsignor Lotti di Siena (eroico Cappellano militare dei Carristi in Africa). E’ stata poi deposta una corona d’alloro che, infilata nella bocca da fuoco di un M47 sfilò, molto lentamente, davanti ai carri armati schierati.
Senza chiedere l’autorizzazione al Comando Brigata ( perché non l’avrebbero .sicuramente concessa) avevo previsto che quando il carro con la corona sarebbe passato davanti allo schieramento i carri armati in successione avrebbero sparato un colpo di cannone a salve.
I botti furono molto forti e non furono graditi dal Comandante della Brigata (proveniente dalla Fanteria), ma venne molto apprezzato dai Carristi Radunisti, presenti alla Cerimonia con la Banda musicale di Bergamo in uniforme storica rosso-blu.
Cordiali saluti.
Generale Giorgio Filippini