GIACE IL MOTORE INERTE PENCOLA IL CINGOLO

DIVELTA È LA CORAZZA

IL CARRISTA DORME L’ETERNO SONNO.

ITALIA! ITALIA! QUESTI I TUOI FIGLI.

Queste parole adornano il suggestivo monumento funebre dedicato dalla famiglia al giovane carrista Antonio Fanton, nato il 9 febbraio 1921 a Calvisano, caduto ad El Alamein, il 25 ottobre 1942.

Sempre a Calvisano, l’8 maggio 2016 fu inaugurato il monumento ai caduti carristi, ideato e fortemente voluto dalla Sez. A.N.C.I. Dopo le immagini, il report dell’inaugurazione.

«Ferrea mole, ferro cuore»: è la frase incisa sul monumento inaugurato ieri mattina

a Calvisano. L’opera ha visto la luce grazie all’Associazione Nazionale Carristi d’Italia

per ricordare alle nuove generazioni i soldati che hanno sacrificato la loro vita per la

patria. Il monumento allestito in piazza dei Caduti arricchisce la culla della memoria

di Calvisano: nella stessa zona si trovano gli steli dedicate ai combattenti di tutte le

guerre e di ogni corpo. Dai carabinieri agli alpini passando per i bersaglieri, tutti i

componenti delle delegazioni d’arma sono scattati sull’attenti quando è stato intonato

l’Inno d’Italia che ha fatto da colonna sonora alla deposizione della corona d’alloro ai

piedi della lapide e al taglio del nastro del monumento affidato al sindaco Giampaolo

Turini. «Rendere omaggio anche con segni tangibili a chi ha dedicato la sua vita per la

libertà e la pace è un modo incisivo per difendere valori sempre attuali», ha osservato

Turini.

A rafforzare il significato della cerimonia la presenza di Giuseppe Pachera, generale

e presidente onorario dell’associazione nazionale dei Carristi italiani. Pachera ha rimarcato

che «sono rimasti in pochi i carristi in vita e dunque il monumento di Calvisano diventerà

il custode della memoria del corpo. Sono uno dei pochi rimasti di quelli che hanno

combattuto. Ricordare i compagni caduti sui carri armati, va oltre il mero omaggio ma

diventa uno strumento per promuovere la cultura della pace».

Ha voluto condividere il suo pensiero con i presenti anche Bruno Pari, ex ufficiale

dell’esercito, che si è soffermato sul valore storico del monumento inaugurato. «È un

riconoscimento alle persone che si sono battuti e tanto tempo fa hanno vissuto momenti

difficili. Un tributo reso possibile dalla sensibilità degli amministratori e dell’A.N.C.I.

Come non ricordare, tra l’altro, il carrista Enzo Clerici e il carrista Federico Ferrari

che si sono spesi per la realizzazione del monumento. Se tra qualche anno un bambino

passerà davanti al monumento e si porrà delle domande sul significato di questa lapide,

vuol dire che lo scopo del monumento sarà stato raggiunto.

Se oggi possiamo godere di un certo benessere – ha concluso Pari -, del resto, il motivo è

legato a chi ha sacrificato la vita per noi». V.MOR.

SCHEDA MONUMENTO n°2 CALVISANO  – ( Adelmo Ragnoli)

Ente Competente Comune di Calvisano BS

Definizione del bene: Cippo  monumentale commemorativo

Luogo: Calvisano BS

Data: 2016

Materia e tecnica:  Marmo recante incisione e ferro (costituente del cingolo)

Descrizione del bene:

Lastra in marmo con incisione posizionata accanto un cingolo appartenente a mezzo storico

Trascrizione:

“AI CARRISTI CADUTI PER LA PATRIA. PER RICORDARE E NON DIMENTICARE. FERREA MOLE, FERREO CUORE”

Hanno collaborato alla realizzazione del monumento:

  • L’Amministrazione Comunale di Calvisano
  • Carrista Cav. Mario Rizzardi
  • Carrista Enzo Clerici
  • Carrista Sergente Federico Ferrari
  • Carrista Giovanni Galuppini

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