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ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARRISTI D’ITALIA

LE UNITA’

131^ DIVISIONE CORAZZATA “CENTAURO”

La 131ª Divisione corazzata "Centauro" fu costituita il 20 aprile 1939, a Cremona, dalla 1ª Brigata corazzata. L’organico della Divisione era il seguente:

·         31º Reggimento Carristi su: I (VII), II (VIII), III (X) e IV (XXXI) Battaglione carri L (i numeri fra parentesi indicano gli originari battaglioni L autonomi);

·         5º Reggimento bersaglieri su XXII Battaglione motociclisti e XIV e XXIV Battaglione autoportato

·         131º Reggimento artiglieria corazzata su: I, II, III Gruppo (tutti su 75/27 trainati);

·         131ª Sezione sanità;

·         131º Autoreparto;

·         79^  ed 80^ Sezione Carabinieri.

La Centauro iniziò il suo addestramento nei pressi di Siena, per essere trasferita nel corso dell'estate del 1940 nella zona di Tirana. Inquadrata successivamente nel XXV Corpo d'Armata fu impegnata su due colonne quando iniziarono le ostilità contro la Grecia. All'inizio della campagna (28 ottobre 1940) la divisione aveva in organico 4000 uomini, 163 carri L e 24 pezzi di artiglieria. La colonna principale (comprendente la componente corazzata della divisione), impegnata nella conca di Kalibaki, non riuscì a sfondare le difese nemiche e, quando scattò il contrattacco greco, fu utilizzata per coprire la ritirata delle divisioni Ferrara e Modena. Successivamente fu impiegata per distaccamenti su varie parti del fronte. Ritirata dal fronte il 4 febbraio iniziò la riorganizzazione, ricevendo il 1º Reggimento Bersaglieri ed il IV Battaglione Carri M, che finalmente sostituivano i carri L. Alla fine di marzo fu trasferita a Scutari, per fronteggiare le forze della Jugoslavia, alle dipendenze del XVII Corpo d'Armata. Nella guerra contro la Jugoslavia ebbe violenti scontri sul Prini That e sul Prini Banush, riuscendo infine a sfondare le linee nemiche presso Kopliku. Il 17 aprile raggiunse Ragusa, incontrandosi con le avanguardie della Littorio che proveniva da Zara.

Il giorno 11 maggio iniziò a reimbarcarsi per rientrare in Italia.

Rientrata in Italia la divisione fu smembrata perdendo il 1º Reggimento Bersaglieri e il 31º Reggimento Carristi, sostituito dal 131º Reggimento Carristi (fornito principalmente di carri francesi di preda bellica). Successivamente il 31º Reggimento Carristi, riorganizzato su battaglioni di carri M, fu riaggregato alla divisione, che fu trasferita in Piemonte sotto il comando del generale Calvi di Bergolo, inquadrata nel XXII Corpo d'Armata, in attesa del trasferimento in Africa.

Sostanzialmente, nel 1942, l’organico della Divisione era il seguente:

·         15º R. E. Co. Cavalleggeri di Lodi;

·         31º Reggimento Carristi su: XIV, XV, XVII Battaglione Carri M;

·         5º Reggimento Bersaglieri su: XXI Battaglione Motociclisti e XIV e XXIV Battaglione Autoportato;

·         131º Reggimento Artiglieria Corazzata su: I e II Gruppo 75/27 (trainati), III Gruppo 105/28 (trainati) e DLIV Gruppo semoventi (su semoventi 75/18);

·         XXXI Battaglione del Genio;

·         131ª Sezione Sanità;

·         131ª Sezione Sussistenza.

La divisione Centauro non giunse in Tunisia come reparto organico, dato che parte delle sue unità non venne mai trasferita e che le unità trasferite, man mano che arrivavano sul suolo africano, venivano immediatamente inviate al fronte aggregate ad altre grandi unità, sia italiane sia tedesche. La maggior parte dei carri (XIV e XVII Battaglione) operarono sotto il comando del Raggruppamento Cantaluppi, che aveva già assorbito quanto restava dell'Ariete e della Littorio. Dopo una serie di acquisizioni e perdite di unità, non ben chiarite a causa delle difficoltà di documentazione in quei frangenti abbastanza caotici, all'inizio del 1943 il Raggruppamento Cantaluppi, assieme a reparti del 5º reggimento bersaglieri e del 31º reggimento carri giunti dalla Grecia, formava la Divisione Centauro.

Il 20 marzo 1943 la Divisione Centauro, schierata a Gafsa fu attaccata dall'intero II Corpo statunitense. La Divisione Centauro resistette alle forze nemiche soverchianti per ben 12 giorni, finché il 31 marzo non fu sostituita in linea dalla 21ª Panzerdivision. Nonostante avesse tenuto il fronte, la divisione italiana era praticamente annientata, quindi i suoi reparti di bersaglieri furono aggregati al Kampfgruppe Manteuffel (Gruppo di combattimento Manteuffel) ed i carri, sempre sotto comando italiano, alla 10ª Panzerdivision.

La 131ª Divisione Corazzata Centauro fu sciolta ufficialmente nell'aprile 1943.

Dopo il 25 luglio 1943 fu brevemente ricostituita con il nome di 136ª Divisione Corazzata "Centauro II" e operò durante l'operazione Roma città aperta, sempre al comando di Calvi di Bergolo.

Sostanzialmente, quindi, dal 1940 al marzo del 1942 i Comandanti della Divisione furono:

·         generale Giovanni Magli dall'estate 1940 al febbraio 1941

·         generale Pizzolato da febbraio 1941 al marzo 1942

·         generale Carlo Calvi di Bergolo dal marzo 1942 allo scioglimento della divisione

Il 1º aprile del 1951 fu ricostituita la Brigata corazzata "Centauro" e il 1º novembre del 1959 fu trasformata in Divisione corazzata "Centauro" con il comando a Novara e schierata con i reparti in Piemonte e Lombardia. Nel 1963 la Divisione completò gli organici secondo quanto previsto dalle normative NATO e risultava articolata sulla 1ª Brigata Meccanizzata, la IIª Brigata Corazzata, la IIIª Brigata Corazzata e su una Brigata di Artiglieria.

Con la profonda ristrutturazione dell'esercito italiano del 1975 la "Centauro" inquadrò:

·         3ª Brigata meccanizzata “Goito”;

·         Brigata meccanizzata "Legnano";

·         31ª Brigata corazzata “Curtatone”;

·         15º Gruppo squadroni esploranti “Cavalleggeri di Lodi” stanziato a Lenta,

·         131º Gruppo artiglieria pesante campale “Vercelli” stanziato a Vercelli;

·         205º Gruppo artiglieria pesante campale “Lomellina” stanziato Vercelli;

·         Gruppo specialisti di artiglieria “Centauro” stanziato a Vercelli:

·         Gruppo artiglieria contraerea leggera (Quadro) stanziato a Vercelli;

·         46º Gruppo squadroni ERI “Sagittario” stanziato a Vercelli;

·         131º Battaglione genio guastatori “Ticino” stanziato a Novara;

·         231º Battaglione trasmissioni “Sempione” stanziato a Novara;

·         Battaglione logistico di manovra “Centauro” stanziato a Novara.

Il 1º novembre 1986 a seguito dell'abolizione del livello divisionale nelle unità dell'esercito italiano, la Divisione corazzata "Centauro" fu sciolta mentre, in Novara, fu trasformata la 31ª Brigata corazzata “Curtatone” in 31ª Brigata corazzata “Centauro”. Nella nuova unità confluiscono i Battaglioni Carri 1° "M.O. Cracco" e 101° "M.O. Zappalà", il 28° Battaglione Bersaglieri "Oslavia", il 9° Gruppo Artiglieria da Campagna "Brennero", il Battaglione Logistico "Centauro", una Compagnia Controcarri, una Compagnia Genio Guastatori, il Reparto Comando e Trasmissioni. Il 5 novembre 1990 entra nella Brigata anche 1'11° Battaglione Fanteria "Casale". Dal 1 giugno 1991 passa alle dipendenze della Brigata un Reparto Sanità proveniente dalla disciolta 3^ Brigata meccanizzata "Goito".

Nel 1995 il 31° Reggimento carri ed il 131° Reggimento Artiglieria da Campagna Semovente sono trasferiti alla Brigata Corazzata "Pinerolo" ed allo stesso tempo le vengono assegnate il 52° Reggimento Art. Terr. Smv. "Torino" ed il 4° Reggimento Carri (costituito sulla base del disciolto 20° Battaglione Carri "M.O. Pentimalli").

Nel 1996 la Brigata fu trasformata in meccanizzata, perde il 28° Reggimento Bersaglieri (disciolto) ed incorporò il 2° Reggimento Bersaglieri ed il 3° Reggimento Bersaglieri. Di conseguenza, l’organico fu il seguente:

·         Comando Brigata;

·         Reparto comando e supporto tattici;

·         52° Reggimento Artiglieria Terrestre Semovente "Torino";

·         4° Reggimento Carri (costituito sulla base del disciolto 20° Battaglione Carri "M.O. Pentimalli");

·         2° Reggimento Bersaglieri;

·         3° Reggimento Bersaglieri;

·         21° Reggimento fanteria "Cremona";

·         1° Reggimento "Nizza Cavalleria";

·         11° Battaglione "Casale";

·         Battaglione logistico "Centauro";

·         Reparto Sanità "Centauro".

Il 15 ottobre 1997 la Brigata passa alle dipendenze del 1° Comando delle Forze di Difesa (1° FOD) in Vittorio Veneto acquisendo il 21° Reggimento fanteria "Cremona " ed il 1° Reggimento "Nizza Cavalleria". Nel 1998 la Brigata perde l'11° Battaglione "Casale" e nel 2001 perde il Battaglione logistico "Centauro" ed il Reparto Sanità "Centauro". Nel quadro del processo di riordinamento dell'Esercito Italiano verso il modello professionale e di un processo di riduzione del numero delle Brigate, la "Centauro" non è inserita tra le Grandi Unità che dovranno inquadrare personale volontario. La "Centauro" subisce pertanto una progressiva riduzione del personale di leva e comincia a cedere ad altre Brigate i reggimenti per i quali è invece prevista l'alimentazione con personale volontario.

Venne sciolta poi definitivamente nel 2002 in Novara.

La Brigata ha effettuato interventi di concorso per pubbliche calamità in territorio metropolitano:

·         in occasione dell'alluvione di Firenze del 1966.

·         del terremoto dell'Irpinia dell'80.

·         alluvioni nelle zone di Asti nel'94.

·         Cavaria nel 1995.

·         Omegna nel 1996.

·         vari comuni delle province padane nel 2000.

La Grande Unità, ha inoltre fornito concorso con i propri reparti alle Forze dell'Ordine in varie operazioni per il contrasto alla criminalità organizzata:

·         nell'operazione "Vespri Siciliani" fornisce tre reggimenti di formazione che operano dal 7 dicembre 1994 al 10 febbraio 1995 nelle provincie di Agrigento, Caltanissetta e Catania.

·         per l'incremento del controllo del territorio dopo i noti eventi dell'11 settembre 2001 (operazione "DOMINO").

·         Inoltre ha partecipato a numerose esercitazioni in campo nazionale ed estero, prendendo parte con proprio personale ed unità ad esercitazioni in ambito NATO in Bulgaria, Ungheria, Germania, Ukraina, Francia, Egitto, Polonia ed Albania.

Con il Reparto Sanità Centauro e proprio personale la Brigata partecipa a svariate missioni di pace all'estero:

·         IBIS 2 in Somalia nel 1992 alle dipendenze del Comandante di ITALFOR.

·         ALBA in Albania nel 1997.

·         IFOR/SFOR in Bosnia nel 1998.

·         KFOR in Kosovo nel 2000.