4° REGGIMENTO CARRI
LA STORIA
Costituzione:
1° settembre 1936; Motto: Travolgo; Decorazioni: 1
Oro. V.M. ; 2 Br. V.M.
Stanza: Persano (SA). Festa di Corpo: Tobruk, 21 gennaio 1941.
Il 4° Reggimento Fanteria Carrista si costituisce a Roma il l settembre 1936
con il II Battaglione cr. di rottura "Alessi" (poi denominato carri
Medi) e VIII Battaglione cr. d'assalto "Bettoia" (poi denominato
carri Leggeri) entrambi dislocati nella Capitale; IX Battaglione
"Guadagni" di nuova formazione, a Bari; X Battaglione
"Menzinger" di nuova formazione, ad Agnano prima e poi a Caserta; XII
Battaglione "Cangialosi" di nuova formazione, a Palermo.
Entra,
temporaneamente, nella nuova unità anche il V Battaglione "Suarez"
rientrato dalla Cirenaica. Il 15 luglio 1937 il II Battaglione è assegnato al
31° Reggimento f. cr. Nel 1937 vengono costituiti i
battaglioni cr. L: XX (il 5 giugno) e XXI (il l° ottobre) inviati in ottobre in Africa Settentrionale.
Un movimento
di unità avviene ancora il 30 novembre 1938 allorché
il V Battaglione cr. M passa al 32° Reggimento f. cr. e la compagnia cr. L
della Sardegna è posta alle dipendenze del 4° Reggimento.
Il 30 marzo
1939 i battaglioni VIII e X sono trasferiti in Albania, ove sono inquadrati nel
mese di maggio nel 31° Reggimento f. cr., e sostituiti
dapprima dall'VIII Battaglione bis e dal distaccamento del X Battaglione,
assorbiti poi il l° maggio successivo rispettivamente
dal CCCXI e CCCXII Battaglione cr. M giunti dal 31°.
Nel corso dello stesso 1939 il IX Battaglione cr. L è
trasferito al XXII C.A. in Cirenaica.
Nel 1940 il Battaglione cr. della Sardegna diviene
XIII Battaglione cr. L, il 30 marzo il CCCXII Battaglione passa alle dipendenze
del Deposito Misto Truppe dell'Egeo ed ivi è trasferito nel mese di settembre,
il l° aprile il CCCXI btg. viene soppresso per costituire l'VIII Battaglione
cr. L.
L'11 giugno
1940 il comando del 4° Reggimento f. cr. e la cp.
comando reggimentale, mobilitati, sono inviati in Africa Settentrionale ove
incorporano i battaglioni I e Il cr. M 11/39 già del 32° Reggimento f. cr.; nel
corso delle operazioni il Reggimento ha alle proprie dipendenze anche il LXIII
Battaglione cr. L. Dal 7 luglio il reparto alla sede assume la denominazione di
"Comando Truppe al Deposito 4° Reggimento Carrista".
Il 25 gennaio 1941, durante la difesa di Tobruck e dopo che i suoi carri, privi
di carburante, sono trasformati in centri di fuoco fissi, il Reggimento merita
la massima ricompensa al V.M. alla Bandiera venendo subito dopo sciolto.
Durante questa battaglia per evitare che la Bandiera di Guerra venga catturata dal nemico, si decide di bruciarla. Pochi
suoi frammenti vengono conservati da alcuni membri del
reparto ed ora sono gelosamente custoditi presso la sede del Reggimento.
Il comando
del 4° Reggimento Fanteria Carrista è ricostituito il 15 marzo 1941 per
trasformazione del Comando Truppe al Deposito e le unità da questo
dipendenti, dal successivo 15 aprile divengono:
-
I e II
Battaglione cr. R35 (già 18 e 28 cp. del I Battaglione
reclute), trasformati poi in CI e CII Battaglione cr. R35 e trasferiti nel
luglio 1941 al costituendo 131° Reggimento f. cr.;
-
III
Battaglione cr. R35 (già 38 cp. del I Battaglione
reclute), trasformato poi in III Battaglione reclute;
-
IV
Battaglione cr. R35 (già 48 cp. del I Battaglione
reclute), confluito poi nel CC Battaglione cr. SOMUA e trasferito nel luglio
1941 al costituendo 131° Reggimento f. cr.;
-
V Battaglione
cr. R35 (già 78 e 88 cp. del II Battaglione reclute)
confluito anch'esso nel CC Battaglione cr. SOMUA;
-
VI Battaglione cr. R35 (già 58 e 68 cp.
del II Battaglione reclute) trasformato poi per riformare l'VIII Battaglione
cr. L; questi sciolto il 1° febbraio 1942 darà vita con il proprio personale al
XVII Battaglione cr. M13/40 destinato prima al 33° Reggimento ma trasferito poi
al 31°.
Il 30 aprile 1941 l' VIII Battaglione cr. L
(costituito l'anno precedente) è trasformato in XI Battaglione cr. M 13/40,
avviato nel giugno in A.S. presso la Divisione "Ariete" e confluisce
poi nell'ottobre dello stesso anno nel 133° Reggimento cr. della Divisione
"Littorio". Il 17 maggio 1941 il comando di Reggimento si imbarca per l'Africa Settentrionale ma non raggiunge la
zona d'impiego per il siluramento della nave che effettua il trasporto. Formato
ancora presso il deposito, il comando del 4° Reggimento f. cr.
prosegue la propria attività incentrata essenzialmente sull'addestramento di
nuove unità. Nel dicembre 1941 il deposito appronta il III Battaglione cr. Lf (lanciafiamme) inizialmente su due compagnie,
successivamente su tre.
Nel 1942 il deposito reggimentale:
-
il l° febbraio costituisce il XVII
Battaglione cr. M, assegnato poi nell' agosto al 310 Reggimento f. cr.;
-
il 15 marzo forma il 50° autogruppo che
confluisce in ottobre nel Battaglione addestramento carri M e autoveicoli speciali;
-
trasferisce il15 ottobre la cp. contraerei da 20 mm
al 330 Reggimento f. cr. e costituisce il Battaglione addestramento carri M e
autoveicoli speciali.
Nel luglio 1943 viene costituito anche un
"Reparto Autocorazzato per Comando Gruppo Armate Sud" ed il l° settembre inizia la formazione del II Battaglione cr. P
dotato di nuovissimi materiali P40 con cannoni da 75/34.
L‟8 settembre 1943, in seguito
agli avvenimenti determinati dall’armistizio, unità del reggimento partecipano
valorosamente alla difesa della Capitale. Il Sottotenente
FIORITTO cadde presso le Terme di Caracalla insieme al Carrista BALDINOTTI e
proprio alle spalle delle Terme vi è oggi LARGO BALDINOTTI e due piccoli cippi
che ricordano i luoghi dove furono colpiti a morte questi due carristi eroici.
Al Sottotenente FIORITTO fu concessa la M.O.V.M.
Dopo questi eventi, il 4° Reggimento venne sciolto e lo Stendardo fu messo in salvo dal Sottotenente Raffaello PARRI (C.G.V.M),
Alfiere del reggimento, che lo custodì presso la propria abitazione in piazza
Bologna n. 1, fino alla liberazione della Capitale.
Tuttavia, tantissimi ufficiali e sottufficiali di quel
Reggimento, una volta scioltasi l'unità, confluirono nelle organizzazioni
clandestine della Resistenza per combattere l'occupante tedesco.... fra tutti il Tenente Colonnello BATTISTI che di questi
coraggiosi si fece il capo, ma anche ma moltissimi subalterni tra cui anche il
citata S.Ten. PARRI.
Il 1° gennaio 1953 il comando del 4°
Reggimento Carristi è ricostituito in Roma ed assegnato
alla Divisione corazzata "Pozzuolo del Friuli" formata alla stessa
data. Nel mese successivo inquadra i battaglioni cr.
I, II (l° febbraio) e III (15 febbraio) tutti di nuova formazione.
Nel 1958 riceve, a fine aprile, dal 1°
Reggimento bersaglieri il VII Battaglione bersaglieri.
che cambia subito numerico in IX Battaglione
Bersaglieri ed il l maggio, mutati i compiti operativi, l'unità diviene 4°
Reggimento Fanteria Corazzato, cede il I ed il III Battaglione cr. al 1°
Reggimento Bersaglieri, rimane costituito da: comando e compagnia comando di
Reggimento, XX Battaglione cr. (già 11/40), IX Battaglione Bersaglieri ed entra
a far parte della Divisione "Legnano" prendendo sede in Legnano. Dal
24 maggio 1961 il IX Battaglione Bersaglieri assume il numerico di II
Battaglione Bersaglieri.
A seguito della ristrutturazione dell'Esercito, il 29 ottobre 1975 il 4°
corazzato viene sciolto; le tradizioni reggimentali sono affidate al XX
Battaglione cr. che dal 30 ottobre diviene autonomo e prende il nome di 20°
Battaglione Carri "M.O. PentimaIli"; alla nuova unità formata su
comando, compagnia comando e servizi, tre compagnie carri, con decreto 12
novembre 1976 viene assegnata la Bandiera del 4° Reggimento. Il Battaglione
viene a sua volta soppresso il 30 gennaio 1991 mentre la Bandiera viene affidata al Vittoriano in Roma che la custodirà fino
al 18 settembre 1992, data alla quale il 4° Reggimento viene ricostituito in
Ozzano Emilia.
Nell'ambito del riordinamento della Forza Armata, il l° settembre 1993 viene ricostituito in Civitavecchia (Roma) il 4° Reggimento
Carri nel quale è inquadrato il 6° Battaglione cr. "M.O. Scapuzzi"
(il 4° Reggimento cr. di Ozzano Emilia, formato il 18 settembre 1992, in ambito
Brigata mec."Friuli", nello stesso giorno è trasformato in 33°
Reggimento cr.).
Il 9 ottobre 1995 il Reggimento viene trasferito nell'attuale sede di Bellinzago Novarese
dove entra a far parte della Brigata Meccanizzata "Centauro".
Il 3 ottobre 1999, nel
quadro del passaggio della Specialità Carrista dall'arma della Fanteria
a quella della Cavalleria, la Bandiera di Guerra viene sostituita dallo
Stendardo.
Dal 1° gennaio 2002 il Reggimento, a
seguito dello scioglimento della Brigata "Centauro", è inquadrato
nella 132^ Brigata Corazzata "Ariete".
Il Reggimento carri,
si compone di un Comando di reggimento, una compagnia di supporto logistico ed
un battaglione carri, pedina operativa dell'unità.
L’ 11 luglio 2013, l’Unità si trasferisce a Persano (SA) – Caserma “Capone”.
LE
RICOMPENSE ALLO STENDARDO DEL 4° REGGIMENTO CARRI
MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE
“Per
ben sette mesi contrastò con successo ed onore,
riportando gravissime perdite, l'attività offensiva di potenti grandi unità
corazzate nemiche. Ridotto dai molteplici combattimenti e dall'inesausto
manovrare in ambiente desertico a pochi superstiti carri armati, in un momento
tragico per le nostre armi, dislocato in postazione fissa a presidio di un
caposaldo della piazzaforte di Tobruk, resisteva
lungamente agli sforzi del nemico, sbarrandogli la strada verso il Mare. Dopo
aver costretto l'avversario a con qui stare con lotta
accanitissima e con gravissime perdite la postazione, carro per carro, centro
di fuoco per centro di fuoco, i superstiti del reggimento per gran parte
feriti, distrutte tutte le armi ed i materiali, davano alle fiamme la gloriosa
Bandiera con gli onori militari sotto una tempesta di fuoco, accomunandola alle
anime degli Eroi che si erano immolati per la gloria.”
(Bardia
- Sollum - Passo Halfaia - Sidi el Barrani - Tobruk (A. S.), 8 luglio 1940 - 21
gennaio 1941).
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
“Durante un tormentato periodo di
operazioni, lanciato contro nemico preponderante in forze e in mezzi, sempre
isolato, sostenuto da fede incrollabile ed elevatissimo spirito di sacrificio, si
opponeva all'offensiva nemica da Bardia ad Agedabia affrontando in ogni scontro
la sicura distruzione e considerando chiusa la lotta allorché
l'ultimo carro veniva incendiato. Quando tutto crollava, gli
intrepidi carristi seppero superare la sfortuna, immolandosi per il dovere e
l'onore”.
(Egitto-Marmarica (A. S.), 9 dicembre 1940, 5 gennaio 1941. (Al XX battaglione Cf:
L.)).
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Durante un tormentato periodo di
operazioni, lanciato contro nemico preponderante in forze e in mezzi, sempre
isolato, sostenuto da fede incrollabile ed elevatissimo spirito di sacrificio,
si opponeva all'offensiva nemica da Bardia ad Agebadia affrontando in ogni
scontro la sicura distruzione e considerando chiusa la lotta allorché
l'ultimo carro veniva incendiato. Quando tutto crollava, gli intrepidi carristi
seppero superare la sfortuna, immolandosi per il dovere e l'onore.
(Egitto-Marmarica (A. S.), 9 dicembre 1940 - 5 gennaio 1941. (Al XXI battaglione Cf:
L))
LE
MEDAGLIE D'ORO DEI VALOROSI CARRISTI DEL 4° REGGIMENTO CARRI
- Tenente Giuseppe LOCATELLI: Africa Settentrionale, 19 novembre 1940;
- Sottotenente Leo TODESCHINI: Africa
Settentrionale, 19 novembre 1940;
- Sergente Umberto DIANDA: Africa
Settentrionale, 19 novembre 1940;
- Tenente Marcello FLORIANI: Africa
Settentrionale, gennaio 1941;
- Sergente Maggiore Pietro MITTICA:
Africa Settentrionale, gennaio 1941;
- Sottotenente Vincenzo FIORITTO:
Roma, 10 settembre 1943.