ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARRISTI D’ITALIA
LE UNITA’
33° RGT. FANTERIA CARRISTA
Il
33°
Reggimento fanteria carrista si costituì nel
Dal
33° reggimento dipesero, inizialmente, i battaglioni carri d’assalto VI “Lollini” (Treviso) ed il XXXII ceduti dal 3°
Reggimento di Bologna ed il XXII , XXIII ceduti al 33° dal 1° Reggimento
di Vercelli,
Nell’aprile 1940 venne
disposto un cambio di numerazione dei battaglioni carri L in organico a seguito
del quale il 33° risultò costituito dal I
[Tenente Colonnello Alvise
BRUNETTI (M.A.V.M.), prima a Treviso e
poi a Parma], II (Maggiore VICOLI, a Parma), III (Maggiore LONGO, a Fidenza) e IV battaglione carri L [Capitano
Alberto DE ALFARO QUERINI (M.A.V.M., M.B.V.M. e C.GV.M.), a Bologna].
Nel 1940, inquadrato nella
Divisione corazzata “Littorio”, partecipò alle operazioni di guerra sul fronte
occidentale dove, sul Piccolo S. Bernardo, caddero i primi Carristi della
seconda guerra mondiale.
Trasferito il I battaglione
carri in Africa Settentrionale il 22 dicembre 1940 venne disposta la
formazione, in seno al 33° Reggimento carristi, del VI battaglione carri M costituitosi il 21 dicembre 1940 ed inviato
anch’esso in Africa Settentrionale ove sbarcò nel gennaio 1941 per operare alle
dipendenze tattiche prima del Raggruppamento
“Bignami” poi del Raggruppamento “Bergonzoli” per essere infine posto alle dirette dipendenze del
Comando della 10^ Armata. Il VI battaglione carri M venne sciolto il
6 febbraio 1941, dopo essersi interamente sacrificato nel tentativo di aprire
il passo ai resti della 10^ Armata.
All’inizio del
Il 33° Reggimento carristi rimase pertanto formato dai tre battaglioni
carri leggeri I, II e III (già rispettivamente II, III e IV).
Il 30 luglio 1941 venne
soppresso il III battaglione carri leggeri e le sue due compagnie furono
assorbite dal I e II battaglione carri L.
Il 24 aprile 1942 il
Deposito costituì il IV battaglione
semoventi da 47/32 assegnato poi alla Divisione “Livorno”. Furono pure costituiti il CXXXIII battaglione semoventi
da 47/32 (1° maggio 1942) ed il CCXXXIII battaglione semoventi da 47/32 (1° ottobre successivo). Questi
tre battaglioni semoventi troveranno impiego in Sicilia nel luglio del 1943
dove verranno completamente distrutti nel tentativo di arginare lo sbarco delle
forze anglo americane.
Nel mese di giugno 1942 il
Deposito reggimentale costituì il XIV
battaglione carri M, poi
assegnato al 31° carristi. In ottobre i due battaglioni carri L vennero inviati
in Sardegna ed il 27 novembre 1941 il comando di Reggimento passò alle
dipendenze del Comando Zona Militare di Piacenza
avendo ancora nei propri ranghi il XIV battaglione carri medi, il battaglione
addestramento ed i battaglioni
complementi CCCCXXXIII (Fidenza) e CCCCXXXIV (Civitavecchia
e poi Parma).
Dal 1 febbraio 1942 il 33°
avrebbe dovuto essere trasformato in Reggimento carri medi su comando e
compagnia c/a da
Nell’agosto 1942 il XIV battaglione carri M fu trasferito
dal Deposito di Parma al 31°
reggimento fanteria carrista a Pordenone
con il quale raggiunse l’Africa Settentrionale dove entrò a far parte del 133°
Carristi. Alla fine dello stesso mese il reggimento inquadrò il XVIII battaglione carri M, il CCCCXXXIII e CCCCXXXIV battaglione complementi ed il LVII battaglione semoventi da 75/34.
Un ultimo movimento avvenne
il 27 giugno 1943 con il trasferimento del XVIII
battaglione carri M al 32°
Reggimento nel frattempo dislocatosi in Sardegna.
L’8 settembre
All’atto della
ristrutturazione dell’Esercito (1° ottobre 19759, quando le tradizioni
reggimentali vennero assunte dai Battaglioni, la Bandiera e le tradizioni del
33° Reggimento vennero affidate al 6° Battaglione Carri “M.O. Scapuzzi” (a
Civitavecchia).
Con il ritorno dei
Reggimenti, nel a992 il 33° reggimento si ricostituisce in Civitavecchia e il
1° settembre 1993 canbia sede con quella del 4° Reggimento
Carri di Ozzano Emilia (BO).
Nota (1) = Il Colonnello De
Lorenzis, dopo esser stato Comandante delle truppe al Deposito del 31°
Carristi e dopo aver costituito il 33°, fu in seguito Comandante anche del 31° Reggimento Carristi dal 1941 al 1942. Per qualche
dato interessante sui reggimenti di cui ebbe responsabilità e sulle vicende
personali si legga il suo libro “Dal
Primo all’ultimo Giorno – Ricordi di Guerra 1939-