IL DISTINTIVO
E LO STEMMA ARALDICO
DEL 32° REGGIMENTO CARRI
Il 32°
Reggimento Carri si caratterizza per l'utilizzo di un distintivo metallico
reggimentale che viene indossato sull'uniforme ordinaria al di sotto del
taschino sinistro.
Esso trae
origine storica nel fatto che il Reggimento, nell'estate del 1939 ricevette, i
nuovi carri armati M11/39. Percependo questa novità come un vigoroso salto
qualitativo, venne coniato per l'occasione un distintivo metallico raffigurante
il profilo di un carro armato M11/39 incorniciato tra una fronda di alloro ed
una di quercia, il tutto sormontato dalla corona reale, successivamente
soppiantata dalla torre repubblicana. Si trattava di un blasone che prendeva
spunto da quello impiegato dal Royal Tank Regiment britannico.
Lo stemma
araldico del Reggimento, concesso con Decreto Presidenziale, invece, è così
composto:
Scudo: partito semitroncato: a)
d'argento alla banda di rosso attraversata da una testa d'ariete innestata ad
una trave spezzata; b) d'azzurro alla croce patente d'argento (Verona); c) di
rosso alla fascia d'argento attraversata da un portone d'oro aperto del campo,
screziato d'argento nell'architrave, e uscente da uno specchio d'acqua
d'azzurro ondato d'argento (Pordenone). Il tutto abbassato ad un capo d'oro con
il quartier franco d'azzurro caricato da un silfio d'oro recisi, sormontato da
una stella d'argento.
Ornamenti esteriori: sullo scudo corona
turrita d'oro, accompagnata sotto da nastri annodati nella corona, scendenti e
svolazzanti in sbarra e in banda al lato dello scudo, rappresentativi delle
ricompense al Valore. Sotto lo scudo su lista bifida d'oro, svolazzante, con la
concavità rivolta verso l'alto, il motto"Ferrea
mole ferreo cuore".