FESTA DI CORPO DEL 31° REGGIMENTO CARRI

 

 

Venerdì 13 Aprile 2012, presso la Caserma “Felice Trizio” di Altamura sede del 31° Reggimento Carri, è stata celebrata la “Festa di Corpo”, che per ogni Reggimento significa commemorare l’evento che ha tracciato un solco indelebile nella propria storia.

 

Il 15 aprile di quest’anno, infatti, è ricorso il 71° anniversario della battaglia di Kopliku (Albania) avvenuta il 15 aprile 1941 sul fronte Greco–Albanese-Yugoslavo che vide il 31° Reggimento Carri impegnato in cruenti combattimenti e vide soprattutto l’eroismo dei carristi, di ogni ordine e grado, nel donare se stessi, con consapevole sprezzo del pericolo, pur di assolvere con onore al giuramento prestato. Tale fatto d’Arme viene ricordato come la “Pasqua di Sangue” perché il 15 aprile di quell’anno, ricorreva la Santa PASQUA; lo stendardo del Reggimento, per tale pagina eroica, è stato decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare.

 

Il Comandante del 31° Reggimento Carri, Colonnello Andrea Bolognesi, ha reso omaggio a tale ricorrenza con una sobria cerimonia militare alla presenza del Comandante della Scuola di Cavalleria ed Ispettore dell’Arma di Cavalleria, Gen. B. Carmelo Cutropia.

 

PROGRAMMA DELLA CERIMONIA

 

·        Schieramento del 31° Reggimento Carri.

·        Onori al Medagliere del Nastro Azzurro e ai Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

·        Onori ai Gonfaloni delle Città di Altamura e Gravina in Puglia.

·        Onori allo Stendardo del 31° Reggimento Carri.

·        Onori al Comandante della Scuola di Cavalleria e Ispettore dell’Arma di Cavalleria.

·        Deposizione della corona al monumento al Carrista.

·        Allocuzione del Comandante del 31° Reggimento Carri.

·        Allocuzione della massima Autorità.

·        Onori allo Stendardo.

·        Onori alla Massima Autorità.

·        Onori ai Gonfaloni.

·        Onori al Medagliere del Nastro Azzurro e ai Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

·        Deflusso del 31° Reggimento Carri.

 

 

 

Alla commemorazione, che ha visto la partecipazione di numerose Autorità locali, dell’Ispettrice regionale della Basilicata del Corpo Infermiere Volontarie della CRI e delle scolaresche di Altamura e di Gravina in Puglia, sono intervenuti i Labari dei Comuni di Altamura e di Gravina in Puglia e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma (tra cui, per la prima volta, quella Bersaglieri e quella del Fante entrambe del Comune di Crispiano, in provincia di Taranto).In piazza d’Armi lo schieramento era composto dalle compagnie in armi, precedute dalla Banda della Brigata mec. “Pinerolo”.

 

La manifestazione ha vissuto momenti di grande coinvolgimento emotivo e di senso patriottico in occasione dell’ingresso sul luogo della cerimonia dello Stendardo sulle note dell’Inno di Mameli.

 

 

In occasione della resa degli onori ai Caduti, un carro armato storico L3/35, protagonista di numerose ed epiche battaglie della II^ Guerra Mondiale, ha trasportato la corona di alloro successivamente deposta presso il monumento ai Caduti dal Comandante della Scuola di Cavalleria ed Ispettore dell’Arma di Cavalleria, accompagnato dal Comandante del 31° Reggimento Carri.

 

 

 

La motivazione della Medaglia d’Argento al Valor Militare di cui è insignito lo Stendardo del 31° Reggimento Carri è la seguente:

“In sei mesi di aspra, cruenta campagna, con entusiastica baldanza e ardente spirito affrontava formidabili apprestamenti nemici; superava insidie e difficoltà di terreno: all’avanguardia, nell’irrompere oltre la frontiera greco – albanese; sulle posizioni di resistenza; in retroguardia, nelle fasi di ripiegamento, ovunque più violenta era la lotta, non conoscendo limiti nell’audacia e nel sacrificio. Aggirata la grande unità della quale faceva parte, col generoso contributo della sua gagliardia rompeva il cerchio di fuoco creato dal nemico che, successivamente, sorprendeva e sgominava con audaci puntate in profondità. Pronto ad osare l’inosabile e lanciati arditamente oltre il confine i suoi indomiti reparti, determinava il vittorioso esito della lotta, consacrando col sangue il fatidico motto dei carristi ferrea mole, ferreo cuore. Epiro – Albania meridionale – Jugoslavia, 28 ottobre 1940 – 23 aprile 1941”.

 

Lo Stendardo si fregia altresì di Medaglia di Bronzo al merito civile per aver preso parte alle operazioni di soccorso alle popolazioni del vercellese colpite da violenta alluvione tra il novembre ed il dicembre del 1968.

 

Cap. Francesco MANCINI

Ufficiale OA – 31° Rgt.cr.