ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARRISTI D’ITALIA
LE UNITA’
133°
RGT. FANTERIA CARRISTA
Costituito il
10 giugno 1941 a Pordenone in
seno alla Divisione Corazzata “Littorio”
con personale tratto dal 33° Reggimento Carristi, con il quale il 133° ebbe in
comune il Deposito di Parma. Il
suo primo Comandante fu infatti il Colonnello Pietro ZUCO (M.A.V.M.
e C.G.V.M.) che al momento della costituzione del 133° era, in atto il
Comandante del 33° Reggimento, incarico nel quale fu poi sostituito dal Colonnello
Mario MARTINELLI (M.A.V.M.).
La
formazione organica iniziale del 133° comprendeva, oltre ad una compagnia
contraerei da
Nel
corso dell’anno, l’unità venne poi completata con la 40^ Officina pesante , il
Reparto Rifornimenti e recuperi ed il Battaglione complementi.
Dopo
un periodo di addestramento nel pordenonese (ogni battaglione era dislocato nei
piccoli comuni pedemontani della provincia tra il Tagliamento ed il Livenza,
tutt’intorno alla confluenza dei torrenti
Cellina e Meduna, anche allora utilizzato come
campo di addestramento per le unità corazzate di previsto impiego in Africa
Settentrionale), il reggimento fu inviato nelle Puglie, nella zona di Brindisi-Mesagne. Da lì, nel gennaio
1942, si trasferì in Africa Settentrionale insieme a tutta
Il
materiale venne spedito via mare mentre il personale fu inviato via aerea
dall’aeroporto di Mesagne.
Durante la traversata la nave che trasportava una compagnia di carri del XII
battaglione fu affondata. Una volta giunto in Libia, il reggimento cedette
due battaglioni per il riordino di unità
da tempo impegnate in quel teatro operativo: il X battaglione del Maggiore
PINNA al 132° Carristi, mentre l’XI battaglione del Maggiore VERRI (M.A.V.M.)
divenne il battaglione carri autonomo della Divisione Motorizzata “Trieste”.
Più
tardi, in sostituzione dei battaglioni carri ceduti, il 133° incorporò dal 31°
Carristi il XIV battaglione carri M 14/41, del Tenente Colonnello
Giuseppe GIGLIARELLI FUMI poi sostituito dal Maggiore Aldo
LAZZARI (M.B.V.M.), ed il LI battaglione carri del pluridecorato Tenente
Colonnello Salvatore ZAPPALÀ (M.O.V.M., M.A.V.M., M.B.V.M. e
Il
XII battaglione carri M, ricevuti
nuovi carri in sostituzione di quelli persi, restò nei ranghi del 133° che, con
questo organico, partecipò al ciclo operativo in Egitto sino all’epilogo di El Alamein ove il reggimento condivise
la sorte gloriosa del 132° Carristi.
Il 133° Reggimento entra in linea in Africa Settentrionale, il
20 maggio 1942; dopo aver sostituito, a Sidi Rezrgh, reparti dell’Ariete
dirottati a Tobruk, avanza fino a Sciaf Sciuf a a
Gabrelasch.
Il 23 giugno 1942 varca il confine con l’Egitto, pronto a proseguire lo sfrozo
in profondità per lo sfruttamento del successo che, al momento, si ipotizzava per
le forze italo - tedesche.
Il 25 giugno, il Reggimento, dopo essere stato rifornito,
continua il movimento per puntare su Fuka (aggirando da sud le truppe inglesi
in ritirata) ed inizia la marcia verso El Alamein, ove partecipa eroicamente
alla omonima battaglia. A seguito delle gravi perdite ivi subite, il 133°, il
18 dicembre 1942 viene disciolto.
Dal 10 novembre 1975 al 30 novembre 1991, le tradizioni del
Reggimento sono affidate al X Battaglione cr. “M.O. Bruno”, inquadrato nella
Brigata corazzata “Ariete”.
A seguito di ulteriori provvedimenti ordinativi dell’Esercito,
il 133° carri viene ricostituito in Altamura il 17 ottobre 1992.
Il 9 ottobre 1995, tuttavia, il Reggimento viene definitivamente
sciolto.