4° Reggimento Carri

“Travolgo”

Reggimento carri, si compone di un comando di reggimento, una compagnia di supporto logistico ed un battaglione carri, pedina operativa dell’unità. Alimentato con personale volontario, il reggimento è di stanza a Persano (SA).
Lo Stendardo del Reggimento è decorato di una Medaglia d’Oro e due di Bronzo al al Valor Militare.
La festa del reggimento cade il 21 gennaio, anniversario del combattimento di Tobruk (1941).

La storia

Il 15 settembre 1936 si forma il 4° Reggimento Fanteria Carrista nel quale confluiscono battaglioni carri d’assalto, poi detti leggeri, (L) e di rottura poi medi (M).

Inviato in Africa Settentrionale, è sciolto per eventi bellici il 25 gennaio 1941, dopo aver meritato la massima ricompensa al valor militare. Ricostituito il 15 marzo 1941 in Roma per trasformazione del Comando Truppe al Deposito, provvede alla formazione di numerosi reparti ed è infine soppresso l’8 settembre 1943.

Il 1° gennaio 1953 è costituito il 4° Reggimento Carristi per la Divisione Corazzata “Pozzuolo del Friuli”, e dal 1° maggio 1958 diviene 4° Reggimento Fanteria Corazzato inquadrato nella Divisione “Legnano” e tale rimane sino allo scioglimento del 29 ottobre 1975.

Resta in vita il XX btg. carri che prende il nome di 20° Battaglione Carri “M.0. Pentimalli” della Brigata Meccanizzata “Legnano”, al quale sono affidate Bandiera e tradizioni reggimenatali.

Soppresso il 30 gennaio 1991, si ricostituisce il 18 settembre 1992 in Ozzano Emilia per la Brigata “Friuli”. Ancora sciolto il 1° settembre 1993 si riforma con il 6° Battaglione Carri della Brigata “Granatieri di Sardegna” in Civitavecchia, sostituito poi nel 1996 dal ricostituito 20° Battaglione.

Ancora soppresso nella sede di Civitavecchia, si ricostituisce per la Brigata meccanizzata “Centauro” a Bellinzago Novarese.

Allo scioglimento della grande unità, transita nelle fila della Brigata “Ariete”.

Decorazioni

Medaglia d’Oro al Valor Militare
Decreto 12 ottobre 1953
Per ben sette mesi contrastò con successo ed onore, riportando gravissime perdite, l’attività offensiva di potenti grandi unità corazzate nemiche. Ridotto dai molteplici combattimenti e dall’inesausto manovrare in ambiente desertico a pochi superstiti carri armati, in un momento tragico per le nostre armi, dislocato in postazione fissa a presidio di un caposaldo della piazzaforte di Tobruk, resisteva lungamente agli sforzi del nemico, sbarrandogli la strada verso il mare. Solo dopo aver costretto l’avversario a conquistare con lotta accanitissima e con gravissime perdite la posizione, carro per carro, centro di fuoco per centro di fuoco, i superstiti del reggimento in gran parte feriti, distrutte tutte le armi ed i materiali, davano alle fiamme la gloriosa Bandiera con gli onori militari sotto una tempesta di fuoco, accomunandola alle anime degli eroi che si erano immolati per la sua gloria (Bardia – Sollum – Passo Halfaia – Sidi el Barrani – Tobruk (A. S.), 8 luglio 1940 -21 gennaio 1941).

Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 12 ottobre 1953
Durante un tormentato periodo di operazioni, lanciato contro nemico preponderante in forze e in mezzi, sempre isolato, sostenuto da fede incrollabile ed elevatissimo spirito di sacrificio, si opponeva all’offensiva nemica da Bardia ad Agedabia affrontando in ogni scontro la sicura distruzione e considerando chiusa la lotta allorché l’ultimo carro veniva incendiato. Quando tutto crollava, gli intrepidi carristi seppero superare la sfortuna, immolandosi per il dovere e l’onore (Egitto-Marmarica A. S., 9 dicembre 1940, 5 gennaio 1941 – Al XX battaglione carri L).

Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 12 ottobre 1953
Durante un tormentato periodo di operazioni, lanciato contro nemico preponderante in forze e in mezzi, sempre isolato, sostenuto da fede incrollabile ed elevatissimo spirito di sacrificio, si opponeva all’offensiva nemica da Bardia ad Agebadia affrontando in ogni scontro la sicura distruzione e consideran- do chiusa la lotta allorché l’ultimo carro veniva incendiato. Quando tutto crollava, gli intrepidi carristi seppero superare la sfortuna, immolandosi per il dovere e l’onore (Egitto-Marmarica A. S., 9 dicembre 1940, 5 gennaio 1941 – Al XXI battaglione carri L).