32° Reggimento Carri

Ferrea mole ferreo cuore”

Reggimento carri, si compone di un comando di reggimento, una compagnia di supporto logistico ed un battaglione carri, pedina operativa dell’unità. Alimentato con personale volontario, il reggimento è di stanza a Tauriano (PN).
Lo Stendardo del Reggimento è decorato di una Medaglia d’Oro al Valor Militare, una d’Argento e una di Bronzo al Valore dell’Esercito ed una di Bronzo al Merito della Croce Rossa Italiana.
La festa del reggimento cade l’8 febbraio, anniversario dei combattimenti in Africa Settentrionale (1941).

La storia

Il 1° settembre 1936 si forma il 2° Reggimento Fanteria Carrista nel quale confluiscono battaglioni carri d’assalto, poi detti leggeri, (L) e di rottura poi medi (M).
Dal 1° dicembre 1938 diviene 32° Reggimento Fanteria Carrista ed è assegnato alla Brigata Corazzata “Ariete” che un anno dopo forma l’omonima divisione.
Il reggimento opera in Africa Settentrionale fino all’aprile 1942 ed in seguito, ridislocato in Sardegna, vi permane fino allo scioglimento il 31 agosto 1944.
Il 1° marzo 1964 viene costituito il 32° Reggimento Carri che, a seguito della ristrutturazione dell’Esercito è sciolto il 30 settembre 1975. Resta in vita il III battaglione carri con il nome di 3° battaglione carri “M.O. Galas” assegnato alla 32^ Brigata Corazzata “Mameli” con il 5° “M.O.Chiamenti”.
Il 26 agosto del 1992 il personale del battaglione, unitamente a quello del 5° battaglione carri “M.O. Chiamenti” ricostituiscono il 32°.

Decorazioni

Medaglia d’Oro al Valor Militare
Decreto 12 ottobre 1953
Il 1°settembre 1936 si forma il 2° Reggimento Fanteria Carrista nel quale confluiscono Durante due mesi di tormentoso periodo di operazioni in A.S., lanciato contro un avversario che alla preparazione ed all’esperienza univa una schiacciante superiorità di armi corazzate, si impegnava oltre ogni limite di resistenza e di sacrificio. Nella difesa di Bardia sacrificava una intera compagnia, distrutta carro per carro, in lotte impari ed estenuanti ed infliggendo sanguinose perdite a uomini e mezzi avversari. Mutilato di questi suoi elementi, il battaglione continuava sempre in attacco e sempre animato dallo stesso indomito tenace spirito offensivo, anelando unicamente ad affermare, a costo della propria distruzione, la superiorità del soldato italiano ed imponendosi all’ammirazione dell’avversario. Consapevoli del loro destino e ben più grandi della loro sfortuna, i carristi dei III battaglione M/13, sapevano immolarsi serenamente alla pura bellezza del dovere e dell’onore, talché la loro unità veniva tutta praticamente distrutta (Egitto -Marmarica (A.S.), 9 dicembre 1940 – 8 febbraio 1941).

Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito
Decreto 30 aprile 1977
Direttamente coinvolto nel grave terremoto che colpiva il Friuli, interveniva tempestivamente in soccorso delle popolazioni colpite con tutte le risorse di uomini e di materiali. In condizioni di estrema difficoltà ed a rischio della propria incolumità per il perdurare delle scosse e dei crolli, si prodigava in un generoso slancio di fraterna solidarietà nel soccorso dei feriti e dei sepolti dalle macerie, contribuendo a ridurre i danni provocati dalla sciagura ed a infondere sicurezza e fiducia ai sinistrati. L’opera svolta ha riscosso il plauso delle Autorità e la gratitudine della popolazione soccorsa e sollevata dalle immediate sofferenze ( al 3° Battaglione carri “M.O. GALAS” – Friuli, 6 maggio 1976)

Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito
Decreto 15 marzo 1994
Il 32° Reggimento carri ha partecipato con proprie forze, inquadrate nel contingente italiano impegnato in Somalia, alle operazioni di soccorso e protezione alla popolazione martoriata dalla guerra civile. Per circa 15 mesi, operando diurnamente, in oggettive difficoltà ambientali ed in condizioni di particolare sensibilità operativa, le sue unità hanno sempre evidenziato elevate capacità professionali e altissimo senso del dovere e dimostrato, in ogni circostanza, la capacità di discriminare le loro reazioni, evitando così inutile spargimento di sangue. Con i propri mezzi le unità hanno garantito una eccezionale cornice di sicurezza e fronteggiato molteplici emergenze diventando cosi punto di sicuro riferimento per tutte le forze del Contingente. Chiaro esempio di grande perizia ed estremo valore che ha concorso ad elevare e nobilitare il prestigio dell’Esercito Italiano sia in Patria sia all’ Estero (Somalia, 29 dicembre 1992 – 15 marzo 1994).

Medaglia di Bronzo al Merito della Croce Rossa Italiana
Decreto 1° ottobre 1996
In segno di viva, tangibile ricorrenza per il generoso contributo offerto alle operazioni di soccorso sviluppate dalla unica C.R.I. in favore delle popolazioni colpite dall’alluvione del novembre 1994 (Roma, 29 dicembre 1995).